In questo sito web raccogliamo gli esiti del progetto di ricerca ‘Schermi a scacchi.

Il progetto è un’estensione della sperimentazione condotta dalla nostra unità di ricerca ‘animazionedesign’ del Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica dell’Università di Sassari per un ‘Museo da Marciapiede’ per la Casa di Reclusione di Alghero.

Un co-finanziamento (contributi della LR. 20) RAS per ricerca e sperimentazione sui nuovi linguaggi e tecnologie audiovisive ci ha permesso di integrare quel progetto originale con una serie di sperimentazioni in campo audiovisivo, il progetto che qui presentiamo.

LA RICERCA .

Originata dal progetto per una esposizione portatile (il ‘Museo da Marciapiede’ per il carcere di Alghero), la ricerca ‘Schermi a Scacchi’ si è focalizzata, a partire da una ipotesi integrativa di quella esperienza, sulla relazione tra le caratteristiche dei linguaggi audiovisivi e la dimensione comunicativa del progetto espositivo.

La combinazione di questi due filoni ha consentito un approfondimento su un tema emergente, cioè l’evoluzione di quello scenario espanso – caratteristico della nuova dimensione digitale – la cui caratteristica saliente l’affermarsi di nuove modalità di fruizione e di condivisione della comunicazione audiovisiva.

In quest’ottica, il prodotto audiovisivo assume evidentemente nuove connotazioni. Da una parte perdendo in parte la sua centralità – e in un certo senso la sua autonomia – dall’altra, per effetto di una ricombinazione e integrazione con altre altre forme di linguaggio, comunicazione, fruizione, acquisendo un nuovo statuto.

Al centro della nostra attività di ricerca vi è quindi proprio l’esplorazione delle potenzialità che questo incontro concretamente produce, e dunque, delle conseguenze di questo nuovo stato di cose sul medium audiovisivo.

Nel solco delle pratiche di ricerca applicata caratteristiche delle discipline del design, la nostra ricerca si è quindi plasmata su una serie di sperimentazioni progettuali a carattere prototipale. Queste ci hanno permesso di indagare come questa l’intersezione modifichi i termini specifici dei due principali campi in gioco: quello del design espositivo e quello audiovisivo. Ciò per provare a dimostrare, direttamente ‘sul campo’, come modalità diverse e rispondenti a sistemi propri di regole e linguaggi, possano integrarsi per realizzare un insieme ibrido nuovo.


TEAM .

Il progetto nasce da un concept di Nicolò Ceccarelli e dal contributo progettuale esecutivo di Marco Sironi, che del progetto ha anche curato la grafica.

Hanno contribuito alla realizzazione: Sabrina Melis, Massimo Maszi Pinna, Daniele Murgia (Laboratorio AnimazioneDesign); Francesco Puggioni (supporto alla progettazione esecutiva), Nada Beretic (Public Art & Public Space); Vanessa Angius, Maria Clelia Cossu, Paola Dore, Lara Marras, Simone Sanna, Sabina Selli, Federica Serra (Dadu); Paolo Bellotti, Antonio Merella (Casa di Reclusione).

Si ringraziano inoltre Francesco Indovina ed Elisa Milanesi.



RAS

Progetto finanziato dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna. nell’ambito dei contributi (L.R. 15, 2006) per studi e progetti di ricerca e sperimentazione sui nuovi linguaggi e sulle tecnologie audiovisive.